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Chieri, anno 1701, Merians heirs, anno 1717
[I 97]

Chieri, anno 1701, Merians heirs, anno 1717We offer a nice copperengraving, edited in Theatrum Europaeum, part XVI anno 1717, to see the battle of Chieri, Lombardia, nearby the river Oglio, birds-eye-view; in the year 1701. Size of the leaf: 19x20 cm.. From Wikipedia: Sono iniziate le elezioni 2009 per gli steward della Wikimedia Foundation. Vota ora! [Riduci] [Dai una mano con le traduzioni!] Guerra di successione spagnola Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Vai a: Navigazione, cerca Guerra di successione spagnola La battaglia di Ramillies Data: 1701–1714 Luogo: Europa e Nord America Esito: Pace di Utrecht, 1713 Pace di Rastatt, 1714 Schieramenti Regno di Gran Bretagna Province Unite Sacro Romano Impero Ducato di Savoia Regno di Portogallo Regno di Danimarca Regno di Francia Corona di Castiglia Elettorato di Baviera Comandanti Duca di Marlborough Conte di Galway Conte Overkirk† Principe Eugenio Conte di Starhemberg Margravio di Baden Vittorio Amedeo II Marquês das Minas Duca di Villars Duca di Vendôme Duca di Boufflers Duca di Villeroi Duca di Berwick Conte di Tessé, Marchese di Villadarias Massimiliano II Effettivi 232.000[1] Francia 373.000[2] Guerra di successione spagnola Carpi – Chieri – Cremona – Luzzara – Cadice – Friedlingen – Baia di Vigo – Höchstädt (1703) – Schellenberg – Blenheim – Malaga – Cassano – Calcinato – Ramillies – Torino – Almansa – Tolone – Oudenaarde – Malplaquet – Saragoza – Almenara – Brihuega – Villaviciosa – Denain – Barcellona La guerra di successione spagnola fu combattuta tra il 1701 e il 1714 e vide schierati da una parte la Francia, la Baviera, con il suo principe elettore Massimiliano II Emanuele e la città di Colonia, dall'altra l'Inghilterra, l'Austria e gli altri stati tedeschi del Sacro Romano Impero, tutti uniti nella cosiddetta Grande Alleanza o Alleanza Imperiale. Indice [nascondi] * 1 Cause * 2 Prima fase 1701-1706 * 3 Seconda fase 1707-1711 * 4 Terza fase 1711-1712 * 5 Pace di Utrecht 1713 * 6 Pace di Rastadt 1714 * 7 Conclusioni * 8 Note * 9 Voci correlate Cause [modifica] Il 1 novembre 1700 moriva Carlo II di Spagna, da tempo malato. Cinque giorni dopo, per disposizione testamentaria del defunto re, veniva proclamato nuovo re di Spagna il duca Filippo d'Angiò, nipote del re di Francia Luigi XIV, il quale assumeva il nome di Filippo V. A causa delle pessime condizioni di salute in cui versava Carlo II fin dalla nascita, già molto tempo prima che egli scomparisse, le grandi monarchie d'Europa avevano cominciato ad avanzare varie ipotesi di successione, ratificate in accordi segreti. La maggior parte delle dinastie regnanti al momento vantava parentele con l'illustre moribondo. Olanda ed Inghilterra desideravano dividersi l'immensa eredità: territori in Nord Africa, in America ed in Asia, Napoli e la Sicilia, il Ducato di Milano, lo Stato dei Presidi, il Marchesato di Finale, le Baleari, Gibilterra, i Paesi Bassi, la Sardegna. La Spagna, benché se ne riconoscesse generalmente la decadenza morale e politica, aveva a disposizione un'estensione territoriale tale da allettare le altre nazioni europee con la prospettiva di vantaggiosi traffici commerciali. Tutte le ipotesi formulate avevano quindi come obiettivo principale lo smembramento della grande potenza economica e militare della Spagna. Il perché era fin troppo evidente: l'"impero" spagnolo, infatti, unendosi integralmente ad uno qualunque dei troni delle grandi potenze europee, avrebbe fatto spostare certamente l'asse dell'equilibrio politico-militare ed economico a favore di quest'ultimo. Queste condizioni resero difficilmente governabile il rapporto tra gli stati e impossibile il mantenimento della pace. A rigore, l'eredità sarebbe toccata all'infanta di Spagna Maria Teresa d'Austria, moglie di Luigi XIV, la quale aveva, però, rinunciato alla successione, prima di morire nel 1683. Luigi XIV non riteneva valida questa rinuncia e appoggiava, per questa ragione, le pretese del figlio, il Delfino di Francia Luigi, e dei figli di questi, Luigi e Filippo (quest'ultimo fu appunto la figura designata dal testamento di Carlo II). Ad avanzare pretese non del tutto illegittime sul trono di Spagna c'erano poi l'imperatore Leopoldo I, cognato di Carlo II e rappresentante del ramo austriaco degli Asburgo, e il principe elettore di Baviera. Carlo II d'Asburgo, nel fare testamento, adottò proprio l'unica soluzione rigettata unanimemente da tutti gli altri regnanti, seppur vincolata alla rigida, formale e sostanziale separazione delle relative corone francese e spagnola; cioè lasciare indivisa la propria eredità nelle mani di un solo sovrano, in questo influenzato dalla moglie Maria Anna di Neuburg e dai consigli degli inviati papali. Poiché il designato Filippo d'Angiò, sostenuto dal re di Francia, non avrebbe mai rinunciato ai benefici testamentari di cui era stato gratificato da Carlo II, fu inevitabile il ricorso alle armi. Il conflitto prese piede con la grande alleanza dell'Aja del 7 settembre 1701, con la quale l'Inghilterra, i Paesi Bassi e l'Austria si impegnavano ad impedire che le volontà testamentarie del defunto re di Spagna trovassero definitiva attuazione; sarebbe stato infatti molto difficile fronteggiare un'unica sovranità borbonica da entrambe le parti dei Pirenei. Guglielmo III d'Orange[3]. L'alleanza dell'Aja, in funzione antifrancese ed antispagnola, non fu indolore, soprattutto per i paesi appartenenti all'area germanica. Infatti, la frattura che si creò all'interno dell'Impero portò il Brandeburgo, da poco elevato al rango di regno col nome di Prussia, ed alcuni altri stati, a dare il loro appoggio agli Asburgo e ai suoi alleati, mentre gli elettori di Colonia e della Baviera si schierarono apertamente con la Francia. La guerra mobilitò più forze militari di quanto non fosse mai avvenuto in Europa nei secoli precedenti. Il re francese Luigi XIV invase le regioni dei Paesi Bassi che erano sotto il dominio spagnolo, considerandoli beni della dinastia Borbone e imponendo ai governatori locali la sottomissione alla Francia oltre che alla Spagna. Poco dopo furono aboliti i dazi commerciali tra Francia e Spagna, proprio come se fossero un solo stato, e nello stesso tempo furono revocati i privilegi commerciali concessi in passato all'Inghilterra ed all'Olanda nei territori spagnoli. Prima fase 1701-1706 [modifica] La guerra ebbe inizio di fatto nel 1701, come su detto, con l'occupazione dei Paesi Bassi spagnoli da parte della Francia, a cui fece seguito, immediatamente, la controffensiva dell'esercito austriaco in Italia che, al comando del duca Eugenio di Savoia, dopo aver sconfitto i francesi a Carpi e conquistato tutto il milanese, conseguì una seconda schiacciante vittoria nella battaglia di Chiari. Lo stesso anno vide la nascita ufficiale del Regno di Prussia mediante l'incoronazione di Federico III Hohenzollern (1657-1713), principe elettore di Brandeburgo, che salì al trono con il nome di Federico I. L'anno seguente vide l'adesione alla grande alleanza dell'imperatore Leopoldo I d'Asburgo, con la conseguente formale dichiarazione di guerra alla Francia. In Italia, la città di Cremona cadde nelle mani di Eugenio di Savoia, mentre Modena fu conquistata dall'esercito franco-spagnolo. La discesa in campo dell'Inghilterra, invece, ebbe inizio con un'offensiva antifrancese, mediante l'occupazione di Liegi e della parte settentrionale dei Paesi Bassi spagnoli. Gli inglesi aprirono le ostilità anche oltre Atlantico, attaccando le colonie francesi in Florida. L'anno 1703 fu denso di avvenimenti, se non proprio decisivi per le sorti della guerra, alquanto significativi per una svolta strategica nelle operazioni militari. L'esercito inglese, al comando del Duca di Marlborough attaccò la Francia occupando Colonia e Bonn, sue alleate. Contemporaneamente si registrò l'avanzata delle truppe imperiali di Eugenio di Savoia in Renania e in Baviera. Il Portogallo diede la sua adesione alla Grande Alleanza e il duca Vittorio Amedeo II di Savoia, con un rovesciamento di alleanze, passò al campo imperiale ed avviò le operazioni belliche occupando Casale. L'arciduca Carlo d'Asburgo, secondogenito dell'Imperatore Leopoldo, venne proclamato re di Spagna al posto di Filippo V. L'anno seguente si dovette registrare la prevedibile e prevista occupazione della Savoia da parte della Francia, mentre, sul fronte opposto, una grande offensiva delle truppe congiunte anglo-imperiali in Germania costò una pesante sconfitta all'esercito franco-bavarese, prima nella battaglia di Donauwörth, poi in quella di Blenheim (13 agosto 1704). Quest'ultima costò al principe elettore di Baviera Massimiliano II Emanuele l'esilio fino al 1715, cui si aggiunse anche l'occupazione della rocca di Gibilterra da parte della flotta inglese al comando di sir George Rooke. Un'altra squadra navale inglese, al comando di Lord Peterborough occupò Barcellona nel 1705. Questa occupazione indusse la Catalogna, l'Aragona e Valencia a riconoscere l'arciduca Carlo d'Asburgo come legittimo re di Spagna con il nome di Carlo III, il quale pose la nuova capitale proprio a Barcellona. Nello stesso anno morì l'imperatore Leopoldo I e gli successe il figlio primogenito Giuseppe I, ma l'avvicendamento della corona imperiale non portò alcun mutamento nella strategia perseguita fino a quel momento da Leopoldo. Marcia del principe Eugenio di Savoia per difendere gli Stati del duca Vittorio Amedeo II L'anno 1706 fu per la Francia il peggiore sul piano strategico e militare. Le truppe inglesi, al comando del Duca di Marlborough, ottennero una prestigiosa vittoria nella battaglia di Ramillies (23 maggio 1706) e occuparono l'intera regione dei Paesi Bassi spagnoli. Barcellona fu liberata dall'assedio delle truppe francesi e un contingente anglo-portoghese invase la Spagna e occupò Madrid. Luigi XIV fu sconfitto nella ben nota battaglia di Torino (7 settembre 1706) dalle truppe imperiali di Eugenio di Savoia, appoggiate da quelle savoiarde di Vittorio Amedeo II e dovette subire anche una nuova occupazione del milanese ad opera proprio di quest'ultimo. Con gli ultimi rovesci militari francesi si può dire che si concluse la prima fase della guerra. Luigi XIV infatti, si rese conto che non avrebbe mai concluso vittoriosamente il conflitto. La qual cosa lo indusse ad intavolare trattative di pace con la Grande Alleanza. Evidentemente, però, le clausole eccessivamente vessatorie impostegli dalla controparte indussero il Borbone a respingere ogni ipotesi di pace e ad allontanarsi dal tavolo dei negoziati, riprendendo le operazioni belliche.
Chieri, anno 1701, Merians heirs, anno 1717 by Merian Matthäus, 1593-1650
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